Saman: la madre Nazia potrebbe essere l’esecutrice del delitto

Condanna all’ergastolo per entrambi i genitori, ma i giudici ipotizzano un ruolo diretto di Nazia nell’omicidio.

Reggio Emilia, 27 aprile 2024 – La Corte d’Assise di Reggio Emilia ha condannato all’ergastolo Shaheen Nazia e Abbas Shabbar, madre e padre di Saman Abbas, la 18enne pachistana uccisa in Italia nel 2021.

Nelle motivazioni della sentenza, depositate il 26 aprile, i giudici ipotizzano che sia stata proprio Nazia ad eseguire materialmente l’omicidio della figlia.

“Non si può escludere”, scrivono i giudici, “che sia stata proprio la madre l’esecutrice materiale” del delitto. “Le condotte dei due genitori, tenute sia prima che dopo la scomparsa di Saman, inducono a ritenere che entrambi abbiano attivamente partecipato all’omicidio della figlia, concorrendo con ruoli diversi ma egualmente determinanti”.

Le prove e i dubbi

L’ipotesi che Nazia abbia ucciso la figlia si basa su alcuni elementi chiave:

Le immagini delle telecamere di sorveglianza: la sera del 30 aprile 2021, riprendono Shabbar e Nazia accompagnare Saman verso il luogo dove, secondo l’accusa, sarebbe stata poi uccisa. Le immagini mostrano i due genitori fermarsi in un campo, dove si ipotizza che sia avvenuto il delitto. Nazia sparisce dalle inquadrature per un minuto circa, proprio nel momento in cui si presume che Saman sia stata uccisa.

L’autopsia: l’esame autoptico ha rivelato che la morte di Saman è stata causata dalla rottura dell’osso ioide, compatibile con strangolamento. Per provocare la lesione non è necessaria molta forza, il che fa ipotizzare che l’esecutrice possa essere stata una donna.

Le dichiarazioni dei testimoni: alcuni testimoni hanno riferito di aver sentito Nazia minacciare di morte la figlia.

Saman: un movente ancora da chiarire

Nonostante i nuovi elementi emersi, il movente dell’omicidio di Saman non è ancora del tutto chiaro. Secondo l’accusa, la ragazza sarebbe stata uccisa perché si era rifiutata di sottostare a un matrimonio combinato. I giudici, pur non escludendo questo movente, ipotizzano anche altre possibilità, tra cui quella di una punizione per la fuga di Saman dalla casa dei genitori.

Un caso che sconvolge l’Italia

Il caso di Saman Abbas ha sconvolto l’Italia e acceso i riflettori sulla violenza contro le donne e sui crimini d’onore all’interno delle comunità immigrate. La vicenda ha spinto il Parlamento italiano ad approvare una legge che aumenta le tutele per le vittime di violenza domestica e facilita l’emersione di casi di matrimoni forzati.

Ancora domande senza risposta

Nonostante la condanna dei genitori, molte domande sul caso di Saman Abbas rimangono senza risposta. Dove si trova il corpo della ragazza? Chi l’ha aiutata a compiere l’omicidio? Qual è stato il movente preciso? Sono tutte domande a cui gli inquirenti sperano di dare una risposta un giorno.

La speranza per la giustizia

La condanna di Shabbar e Nazia è un primo passo verso la giustizia per Saman Abbas. Ma la sua storia deve essere da monito per tutti noi affinché la violenza contro le donne e i crimini d’onore non vengano mai più tollerati.

 

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